L’ESTRO ARMONICO 2019

OUT OF STEP
V edizione

28 aprile – 26 maggio – 16 giugno
la domenica alle ore 17.00
Chiesa Collegiata
Orchestra da Camera Gli Archi del Rusconi, direttore e solista Piercarlo Sacco
musiche di Reich, Pärt e Mendelssohn
 

Out of Step è l’espressione sorprendente che contrassegna la nuova edizione de L’Estro armonico in Chiesa Collegiata, per la direzione artistica di Marco Pisoni e il suono maturo dell’orchestra da camera de Gli Archi del Rusconi, guidati con mano sapiente ed ispirata dal violinista e maestro concertatore Piercarlo Sacco. Concepita come una perfetta linea a fuso, ad occursus, da Reich per ritornarvi, attraverso Pärt e Mendelssohn, Out of Step è un viaggio nell’eccentrico, in una continua e sovrapponibile sfasatura ritmica e metrica, storica e filosofica, anagrafica ed epocale.

 

In Anteprima a Spazio Aperto, il 17 marzo, il pianista Luca Schieppati anticiperà alcuni dei temi e degli stilemi di Out of Step, attraversando il lirismo contenuto di un giovane Mendelssohn fino all’essenzialità Für Alina di Arvo Pärt. Sarà l’occasione per una serie di contributi che si affiancheranno alla spinta ideale che muove l’Associazione 753ArteBellezza, per la quale la Musica è Cultura di Prossimità. Per ogni evento è e sarà messa a disposizione la fruizione gratuita degli spettacoli per le fasce fragili della popolazione. Da quest’anno infatti la 753AB offre concerti presso Case Anziani, la Fondazione Madonna di Re e in forma riservata in luoghi di disagi o malattie. Si apre il progetto per le classi quarte delle scuole elementari, USD e Scuole Speciali di Bellinzona. In questo spirito sinergico e inclusivo sono stati invitati all’Anteprima di Out of Step i protagonisti di un’alleanza, auspicio di accoglienza e benessere per la Comunità locale.

 

Out of Step with the Zeitgeist – Fuori dallo Spirito del Tempo – riprende un passo di un’intervista rilasciata a The Guardian nel 2004 da Steve Reich, che si riferisce con enorme ammirazione ad Arvo Pärt per una particolare affinità elettiva. Così il compositore estone viene associato al Minimalismo americano nonostante abbia elaborato i suoi Tintinnabula oltrecortina in totale isolamento, sfuggendo, per mezzo di una sorta di ascesi spirituale e di purificazione linguistica di matrice cristiano ortodossa, all’oppressivo tallone sovietico, fino a diventare il più noto compositore vivente dopo la caduta del Muro di Berlino. Di Pärt, nel corso della stagione, ascolteremo alcuni affascinanti capolavori di mistica sospensione statica ed e-statica, a ritrovare in miracolosa discronia il Cantus planus in una inedita veste contemporanea. Out of Step – Fuori Passo -, in un progressivo e misurato scostamento dall’omoritmia, è anche la singolare polifonia generata dalle permutazioni metriche del capolavoro di Steve Reich che inaugura e conclude L’Estro armonico 2019: Violin Phase, intuizione strepitosa che traduce in musica l’unità nel molteplice e infine il riconoscimento dell’identità sonora e che verrà presentata sia nella versione live-electronics che in ensemble cameristico. Dal 2019 il progetto L’Estro armonico, dopo l’integrale dell’omonima raccolta vivaldiana e dei Concerti grossi di Arcangelo Corelli, dopo aver portato a termine anche l’esecuzione di tutti i concerti per violino e per diversi violini di Johann Sebastian Bach, affronta una nuova sfida biennale: l’esecuzione completa delle 12 sinfonie per archi di Felix Mendelssohn Bartholdy, composte dal 1821 al 1823 e quindi fra i 12 e i 14 anni di età del compositore tedesco. Out of Step – Fuori Età – potremmo quindi dire: una ricerca precoce ma già fresca e mirabile di un equilibrio tra il classico e il contrappunto, tra la misura e la pulsione “ormonale” preromantica, che taluni diranno poi accademica, un equilibrio che di lì a poco si sarebbe riversato anche sulla ripresa storica del linguaggio bachiano in un mondo totalmente trasfigurato: l’Out of Step dell’Assoluto in Musica.

 

Ad un lustro dall’esordio, tornano nel Postludio le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, nella strepitosa interpretazione di Piercarlo Sacco: la celebrazione, che quasi chiude l’epoca pionieristica de L’Estro armonico, si terrà il 2 giugno al Teatro Sociale. 753ArteBellezza desidera offrire a tutti la possibilità di un comodo accesso per il concerto, chiudendo con la celeberrima opera di Antonio Vivaldi il ciclo così iniziato cinque anni fa in Chiesa Collegiata, ma dando il segno del rilancio: l’annuncio che proprio Le Quattro Stagioni costituiranno il fulcro dell’offerta musicale per le scuole elementari di Bellinzona, a significare simbolicamente che l’Arte e la Bellezza della Musica non si esauriscono, se viene mantenuto e rinnovato l’impegno per la Comunità.

AUS DER WELT 2019

Festival di Musiche dal Mondo nei Castelli di Bellinzona
2019 – 4
a edizione

 

domenica, 27 gennaio alle ore 15:30
Chiesa di San Biagio – Ravecchia
TSVEY – KLEZMEREFFEKT
BOZ Trio & Guests
Giornata della Memoria 2019: musica chassidica per ricordare la Shoah
Rouben Vitali, clarinetto
Simone Draetta, violino
Davide Longoni, chitarra
Luca Pedeferri, fisarmonica

 

domenica, 17 febbraio alle ore 15:30
Castello di Sasso Corbaro – Sala “B. Ferrini”
TINSAGU – PROJECT
Tradizione nipponica millenaria e raffinata rivisitazione fingerstyle… con un pizzico di Napoli
Akiko Kozato, voce
Walter Lupi, chitarra

 

domenica, 10 marzo alle ore 15:30
Castello di Sasso Corbaro – Sala “B. Ferrini”
E-RAGA
Indian Electric Raga: la quiete della leggenda immersa nella tecnologia del XXI secolo
Matteo Giudici, chitarra elettrica
Luca Russo, flauto bansuri
Fabrizio Savio, live electronics

 

Si apre domenica 27 gennaio, nella Giornata della Memoria, la quarta edizione di Aus der Welt: è l’occasione
per mettere in scena una nuova versione TSVEY (DUE, in Yiddish) dello spettacolo Klezmereffekt, per il 2019
affidato alla poliedrica formazione BOZ Trio & Guests nella cornice splendida di San Biagio a Ravecchia. Violino,
fisarmonica, chitarra, e naturalmente lo struggente timbro del clarinetto, echeggeranno le straordinarie melodie
ebraiche della tradizione chassidica ashkenazita, spazzata via nella Shoah dalla lucida e maniacale follia nazista:
concerto spettacolare e ascolto guidato attraverso suoni e testi lontani, eppure sempre vivi nella cultura popolare
mitteleuropea, balcanica e gitana. La rassegna prosegue il 17 febbraio con una originalissima contaminazione che
ha già conquistato il pubblico giapponese: TINSAGU è un progetto nato dall’incontro tra un raffinato chitarrista
proveniente dal panorama del fingerstyle internazionale e una affermata cantante giapponese di musica classica
contemporanea per rivisitare, arrangiandole per voce e chitarra, alcune melodie della tradizione nipponica, dai più
noti canti popolari risalenti all’epoca medioevale fino alla fine del ‘900. E il programma, per contrappasso, viene
alternato a spiazzanti riletture della canzone napoletana. Aus der Welt 2019 si conclude il 10 marzo con E-RAGA,
viaggio onirico e non solo storico attraverso un Oriente indiano coniugato alla tecnologia futurista della chitarra
elettrica e dei drum-loops, in una rivitalizzazione ritmica stupefacente e assolutamente inedita.

 

Biglietti
CHF 15.— intero
CHF 10.— AVS e Soci
CHF 5.— studenti
Gratuito alunni scuole elementari e diversamente abili con accompagnatori
Si consiglia riservazione presso biglietteria.ch, ufficio del turismo o info@753artebellezza.ch

LIEDERCHANTO 2018

Inizierà l’11 novembre prossimo alle 17, nella cornice della Chiesa Evangelica Riformata, in viale Cattaneo 2 a Lugano, la quarta edizione della rassegna LiederCHanto, dedicata al mondo prezioso e raffinato della musica vocale da camera. La stagione 2018, dal titolo LiederDialoghi, promossa da 753ArteBellezza accompagnerà gli ascoltatori, negli anni sempre più numerosi e coinvolti, in un percorso originale nelle molteplici forme del Lied, termine tedesco nato per indicare forme di canto cameristico accompagnato che nei secoli, da origini popolari, ha conquistato l’attenzione di tutti i maggiori compositori. L’11 novembre inaugurerà la stagione il soprano Alice Rossi con Luca De Grazia al pianoforte e interverrà anche il sindaco Marco Borradori; il 25 novembre sarà la volta del soprano Olga Angelillo e del mezzosoprano Mirea Marchetto Mollica, con al pianoforte Luca Ratti e Dario Garegnani al clarinetto. La conclusione della rassegna, il 9 dicembre, sarà affidata all’ensemble ‘Il Bell’umore’ che si cimenterà in un programma dedicato alla musica per l’avvento dall’VIII al XVI secolo. 

 

LiederDialoghi
Il dialogo è principio cardine dell’esistenza, il dialogo è principio dinamico di ogni società, il dialogo è e deve essere sempre motore primo di confronto, crescita, analisi. Il concetto alla base dell’idea stessa di dialogo è qualcosa di molto musicale: che si tratti di un dialogo armonico, melodico, ritmico, storiografi co, biografi co o di qualsiasi tipo, alla base di tutto c’è un ritmo, uno svilupparsi nel tempo e nei tempi. Il bello è che, spesso, più distanti sono le voci dialoganti, più lo scambio e la relazione si fanno intriganti. Quasi un flirt – platonico – nel quale sorrisi, sguardi, intenzioni, cedimenti, reticenze e fantasie, oltrepassati i mille fi ltri maiuscoli che il Tempo ha posto loro inopinatamente innanzi, riescono a distillarsi in un concentrato potentissimo di umanità e vita. I dialoghi sono infi niti, possiamo sperare di intersecarne quanti più possibile. La nostra intenzione è di evocarne, cantando. Lied è canto, lied è poesia. Laddove queste due essenze di uniscono, nasce qualcosa che è sempre migliore della somma dei due elementi. Nasce un rapporto, un confronto o uno scontro. Il nostro ascoltare è un dialogo multiplo; se basta una parola per evocare direttamente qualche elemento del nostro vissuto con cui relazionarci, anche una pausa, una risonanza è ampiamente suffi ciente per dischiudere in modo vivido il nostro bagaglio. Perché se la nostra mente non distingue una esperienza realmente vissuta da una vividamente immaginata [Maxwell Maltz, Psicocibernetica], nulla meglio di un canto può generare dialoghi inattesi. 

 

LiederPoesia:
Morte, Rinascita, Trasfi gurazione Il programma che apre la nostra stagione musicale è, probabilmente, uno dei più audaci che si siano potuti gustare nei sette anni di programmazione di Liederchanto. Il soprano Alice Rossi e il pianista Luca De Grazia hanno scelto di condurci in un itinerario attraverso testi e ispirazioni che trattano ciò che di più prezioso possediamo. Prezioso in quanto certo, imprescindibile e tremendo. Il rapporto con la nostra mortalità procede in poesia attraverso innumerevoli ispirazioni, e il LUGANO 2018 Chiesa Evangelica Riformata IV edizione viale Cattaneo, 2 LiederDialoghi Dario Garegnani, direttore musicalea contatto. Se la presenza di Schubert è imprescindibile nella letteratura liederistica, per quantità e qualità, è ancora più preziosa quando serve a sostenere un tessuto intricato, che si spinge fino al pieno Novecento di Kurtàg passando, non per caso, dalla poesia lucida e allucinata, distante ma perfettamente chiara a sé stessa della scrittura musicale di Webern.
La distanza apparente tra linguaggi così diversi non deve spaventare, in nessun modo. Il confronto e il sostegno costante di Schubert servirà a cardare questo tessuto così ingrovigliato. Ritornando ogni volta alla distesa e limpida ispirazione di quest’ultimo potremo, ogni volta, godere del viaggio verso poetiche lontane; potremo gustarne la distanza e contemporaneamente filare noi stessi un nostro personale, ordinato, tessuto di poesie. 

 

LiederPlurale:
Vox, Flatus, Pulsus
Isidoro, nelle Etymologiæ, definisce il suono in tre modi, Voce, Soffio e Pulsazione. Il secondo appuntamento della stagione segue un pensiero tutto sommato simile. Se una definizione davvero appagante di Lied esistesse veramente, non potrebbe in alcun modo esimersi dal considerare non solo le varie esperienze storiche, linguistiche, stilistiche. Dovrebbe contemplare anche una analisi anatomica del suono di cui si fa voce. 
I protagonisti di questa serata desiderano esplorare in modo plurale il suono liederistico in alcune delle sue forme. Sarà un viaggio nel suono, prima ancora che nella poesia di cui si rende espressione. La presenza di Pärt, compositore estone tra i più ispirati e allo stesso tempo lucidi tra i viventi, è una provocazione. Può un canto, un Lied, comunicare con noi attraverso la rarefazione, la distillazione più estrema, fino all’assenza di una vera voce, fino all’assenza di molti dei parametri cui tanto siamo affezionati? Canto come puro suono e puro pensiero verticale. Le combinazioni possibili sono infinite, e lo dimostra la presenza di un canto strumentale withoutwords, senza parole persino nel suo titolo. La voce del clarinetto si inserirà, dialogante, ad arricchire l’impasto sonoro di un lied plurale, quello del soprano Olga Angelillo, del contralto Mirea Marchetto Mollica e del pianista Luca Ratti. Due voci si faranno una nei lieder di Mendelssohn per tornare talvolta a dividersi nell’esplorazione del colore interiorizzato di De Falla e in quello fantasioso e decorativo di Saint-Säens. Non poteva mancare il pastore sulle rocce, l’ultimo triplo lied di Schubert. Il dialogo tra soprano, clarinetto e pianoforte, tra eco virtuale e reale, tra distanza spaziale e distanza del sentimento è una silloge completa e testamentaria del grande autore tedesco: come tale è completa, perfetta, scalpellata nell’aria con vigore tale da suonare, ancora oggi, definitiva. 

 

LiederAttesa:
Ecco’l Messia

Il riconoscimento della nascita del Messia da parte del mondo è un Lied che risuona da sempre nelle scritture e nelle tradizioni. Il dialogo tra la luce e le tenebre, tra l’attesa e l’avvenimento, tra i presenti e gli assenti, tra chi attende risposte e chi si fa risposta. Il racconto dell’attesa è un dialogo dell’uomo con sé stesso, che necessita di essere cantato. L’ensemble milanese Il Bell’umore propone, a chiusura della stagione, una ricerca molto personale, tra l’VIII e il XVI secolo, intorno alle musiche che questa attesa l’hanno raccontata, descritta, evocata e esaltata. Le melodie che ascolteremo attingono a sonorità talmente radicate nella nostra cultura sonora da essere ormai parte genetica del nostra idea di canto. Queste musiche antichissime dialogano ancora con noi, perché ci parlano di una attesa congenita e sempre attuale, forte ancora perché in cerca di una epifania, di una manifestazione. La provenienza popolare, devozionale o innodica del repertorio affrontato da ensemble, liutista e voce narrante ci regala un passaggio temporale avvolgente verso le sorgenti della nostra idea di canto. Che caratteristica deve avere, un canto, per vincere il tempo senza tradire nemmeno una virgola di se stesso? 

 

 

GIOVANE MUSICA SVIZZERA 2018

Chiesa Evangelica Riformata
il sabato alle ore 16:00

6 ottobre 2018
QuartettoConsonante
Conservatorio della Svizzera italiana
classe di musica da camera del M° Taisuke Yamashita
Veronika Miecznikowski e Jing Zhi Zhang, violini
Jone Diamantini, viola
Maura Rickenbach, violoncello
musiche di Antonín Dvořák, Franz Joseph Haydn e Dmitri Shostakovich

Il Quartetto d’archi Consonante formatosi tra gli allievi del Conservatorio della Svizzera italiana di Lugano e curato dal M° Taisuke Yamashita è attivo dal 2014. Ha avuto occasione di esibirsi in diverse rassegne musicali svizzere e italiane. Tra cui i concerti al LAC di Lugano, all’Auditorium del Museo del violino di Cremona, nella rassegna “Progetto giovani” di Mendrisio, nella Stagione AMIC di Lugano, nella stagione “TalentiMenoVenti” dell’Istituto musicale “Giulio Rusconi” di Rho e presso l’Auditorium di Cinisello Balsamo in Italia: Veronika Miecznikowski, violino I – Jing Zhi Zhang, violino II – Jone Diamantini, viola e Maura Rickenbach, violoncello.

20 ottobre 2018
Trioresque
Haute Ecole de Musique de Genève
classe di musica da camera del M° Jean-Jacques Balet
Lucille Laguian, oboe/oboe d’amore
Lola Allegrini, violoncello
Mathis Calzetta, pianoforte
musiche di Robert Schumann e Max Bruch

Trioresqueè un trio atipico composto dall’oboe e l’oboe d’amore di Lucille Laguian, dal violoncello di Lola Allegrini e il pianoforte di Mathis Calzetta. Nato un anno fa grazie dall’amicizia di tre studenti che desideravano suonare e lavorare insieme, il gruppo frequenta la classe di musica da camera presso l’Università della Musica di Ginevra con Jean-Jacques Balet. L’originalità di questa formazione spinge i musicisti ad affrontare un repertorio che non è stato scritto peculiarmente, dando così un aspetto e un nuovo sound alle opere in programma che si uniscono a composizioni originali per le varie combinazioni in duo.

3 novembre 2018
Duo pianistico
Hochschule der Künste Bern
classe di pianoforte del M° Patricia Pagny
Cassie Brecheisen e Simone Cagnasso, pianoforte a quattro mani
musiche di Claude Debussy, Francis Poulenc e Antonín Dvořák

Il Duo pianistico Brecheisen-Cagnasso nasce nel 2017 dopo una Masterclass estiva a Vienna, sia per il repertorio a quattro mani che a due pianoforti. Cassie Brecheisen a 14 anni entra nel Conservatorio di Colmar in Francia sotto la guida di Isabella Tchekushina. Nel 2016 entra alla Hochschule der Künste Bern nella classe della Maestra Patricia Pagny. Simone Cagnasso all’età di 12 anni entra nella scuola di musica del Conservatorio della Svizzera italiana sotto la guida dI Andrea Conenna. Nel 2014 prosegue lo studio del pianoforte seguito della Maestra Nora Doallo. Nel 2018 ottiene un Bachelor of Arts in pianoforte alla Hochschule der Künste Bern nella classe di Patricia Pagny. 

Recital pianistico
Conservatorio della Svizzera italiana
classe di pianoforte del M° Anna Kravtchenko
Leonardo De Nigris, pianoforte
musiche di Johann Sebastian Bach, Ludwig van Beethoven e Fryderyk Chopin
3+2
2+1

Il Recital pianistico è affidato a Leonardo de Nigris, nato a Lugano il 22 settembre 1999. Ha completato il percorso preaccademico presso il Conservatorio “Guido Cantelli” di Novara sotto la guida della Maestra Grazia Galletta, docente della scuola Jardin Musical di Bellinzona. Leonardo è attualmente iscritto al primo anno del Conservatorio della Svizzera italiana nella classe di pianoforte del M° Anna Kravtchenko. Leonardo ha già partecipato a numerosi concorsi musicali, vincendo in particolare nel 2009 il primo premio della categoria esordienti del concorso Sara Preatoni. Nel 2014 Leonardo è stato invitato ad esibirsi presso l’Istituto musicale “Giulio Rusconi” di Rho (Italia) nell’ambito della manifestazione “TalentiMenoVenti”.

L’ESTRO ARMONICO 2018

BACH&TheContemporary
ANTEPRIMA
sabato, 10 marzo alle ore 20:30
Aula Magna – Scuole Nord Bellinzona
I SALVATAGGI DI AQUARIUS
SOS MEDITERRANEE – ITALIA
Gioia Soletto, pianoforte
musiche di Bach e Kurtág

BACH&TheContemporary
Rassegna di tre concerti
domenica 18 marzo, 15 aprile e 20 maggio alle ore 17:00
Chiesa Collegiata di Bellinzona
Gli Archi del Rusconi
Piercarlo Sacco, violino solista e maestro concertatore
Musiche di Bach, Galante, Boccadoro, Vacchi, Riley

Si rinnova nel 2018 il progetto L’Estro armonico, giunto alla IV edizione. Dopo il prologo alle Scuole Nord, nella straordinaria ambientazione della Chiesa Collegiata, con il sostegno della Città di Bellinzona, la sponsorship di Winteler e Rivopharm, in collaborazione con SOS Méditerranée e Jardin musical, l’Associazione culturale 753ArteBellezza promuove e annuncia Bach&TheContemporary, linguaggio e linguaggi musicali a confronto.

Durante la rassegna di 3 concerti Bach&TheContemporary Gli Archi del Rusconi, sotto la direzione del violinista Piercarlo Sacco, svolgeranno l’esecuzione integrale dei Concerti per violino e con violino di Johann Sebastian Bach, unendo ai capolavori del Genio tedesco tre proposte di altissimo valore e recentemente composte di Carlo Galante, Carlo Boccadoro e Fabio Vacchi. Un fil-rouge importante e di interesse straordinario concluderà ognuno dei tre appuntamenti in stagione: In C di Terry Riley, proposto in versione naturalmente diversa per ognuna delle situazioni, costituisce una summa delle intenzioni di Bach&TheContemporary. Una rassegna esemplare da un lato per la sua diatonicità, dall’altro, ai confini della musica occidentale, per la sua ossimorica sfuggente certezza.
Marco Pisoni, direttore artistico

L’Estro armonico 2018 è aperto dall’Anteprima che si terrà il 10 marzo prossimo presso l’Aula magna delle Scuole Nord di Bellinzona: alle 20.30, unite ancora da un obbiettivo di solidarietà, 753Arte Bellezza e SOS Méditerranée ITALIA ONLUS presenteranno in modo congiunto un aggiornamento sull’attività di salvataggio in mare dei Migranti e, precorrendo Bach&TheContemporary, interpretato da Piercarlo Sacco e da Gli Archi del Rusconi in Chiesa Collegiata, la giovane pianista Gioia Soletto interpreterà pagine di Johann Sebastian Bach e György Kurtág, un ponte musicale fre l’opera del Cantore di Lipsia e uno fra più arditi liguaggi contemporanei. Interverranno alcuni Volontari della ONG che opera nel Mediterraneo sulla nave Aquarius, e Grazia Galletta, Presidente dell’Associazione 753ArteBellezza.

BACH&TheContemporary, il nuovo progetto de L’Estro armonico, svolge nei tre concerti della rassegna l’integrale dei Concerti per violno solo e per violino concertante con altri strumenti di Johann Sebastian Bach. Protagonista assoluto Piercarlo Sacco, violinista e direttore di caratura internazionale, al timone dell’Orchestra da camera Gli Archi del Rusconi. Compagni di eccellenza gli stessi componenti che a rotazione, concerto dopo concerto, anno dopo anno, assurgono ad un ruolo di primo piano, come qui i violinisti Alessandra Casarotti, Paola Genellini e Massimiliano Re, il flautista Simone Clementi e il cembalista Giancarlo Vighi. Ospite d’eccezione nel 2018 l’oboista Luca Avanzi.
In ciascun evento, nel cuore del linguaggio bachiano, spesso inspiegabilmente unico eppur perfettamente storicizzabile e apparentemente comprensibile, una proposta spiazzante e paradossale porta l’ascolto e il cuore dello spettatore per le vie di mondi inconciliabili, ma, proprio perché irriducibili o forse non ancora metabolizzati nel tessuto organico di un repertorio condiviso, sul piano di una purezza e di una unicità non confrontabili. I Tre gradi dell’Invocazione di Carlo Galante, per violino e archi, al via della stagione il 18 marzo, evocano un rito di passaggio: il percorso di trasformazione dei materiali musicali di scabra semplicità con cui il brano è costruito rappresenta una sorta di metafora di un percorso mistico al contrario, da cielo verso terra, dall’immobilità dell’icona al movimento della danza. Aria di Vetro per archi di Carlo Boccadoro caratterizza il centro del II concerto del 15 aprile e comincia con un affiorare di pochi suoni alla superficie da un silenzio profondo. È una pagina breve scritta per onorare la memoria dei fratelli Cervi, trucidati dal Fascismo. Una semplice elegia priva di retorica, senza toni celebrativi. Poche note, atmosfera composta, riservata, con il silenzio a intervallare periodicamente gli andamenti melodici. Al termine dell’Estro armonico 2018, il 20 maggio, Lydia per violino e archi di Fabio Vacchi è dedicato alla moglie: opera lirica e intenso dal liguaggio seduttivo scritta nel 2004. A chiudere ogni concerto il capolavoro In C di Terry Riley. Articolato attraverso 53 minime e minimaliste cellule diatoniche, a piacere ripetute da un un numero indefinito di esecutori, il pezzo di Riley si apre, e a chiudere ogni esperienza di ascolto di Bach&TheContemporary, anche all’infinito dell’improvvisazione e della spazializzazione nel massimo del rigore formale. Una trance interpretativa che pare echeggiare danze sufi di nuovi dervisci rotanti.

La domenica alle ore 17.00
Chiesa Collegiata di Bellinzona

18 marzo
Johann Sebastian Bach Concerto per flauto, violino e cembalo in La minore BWV1044 
Carlo Galante Tre gradi dell’invocazione per violino e archi 
Johann Sebastian Bach Concerto per violino e archi in la minore BWV1041 
Terry Riley In C 
Piercarlo Sacco, violino solista e maestro concertatore
con la partecipazione di Simone Clementi, flauto e di Giancarlo Vighi, clavicembalo

15 aprile
Johann Sebastian Bach Concerto per tre violini in Re maggiore BWV1064 
Johann Sebastian Bach Concerto per violino e archi in sol minore BWV1056 
Carlo Boccadoro Aria di vetro per orchestra d’archi 
Johann Sebastian Bach Concerto per violino e oboe in do minore BWV1060R 
Terry Riley In C 
Piercarlo Sacco, violino solista e maestro concertatore
con la partecipazione di Alessandra Casarotti e Paola Genellini, violini e di Luca Avanzi, oboe

20 maggio
Johann Sebastian Bach Concerto per due violini e archi in re min. BWV1043 
Johann Sebastian Bach Concerto per violino in re minore BWV1052R 
Fabio Vacchi Lydia per violino e archi 
Johann Sebastian Bach Concerto per violino e archi in Mi maggiore BWV1042 
Terry Riley In C
Piercarlo Sacco, violino solista e maestro concertatore
con la partecipazione di Massimiliano Re, violino

AUS DER WELT 2018

Festival di Musiche dal Mondo nei Castelli di Bellinzona
2018 – 3
a edizione

 

domenica, 11 febbraio ore 16:00 e ore 18:00
Sala dei Banchetti – Castelgrande
CARTOONS!
Cécile Ensemble
Maria Francesca Latella, clarinetto
Michaela Bilikova Bozzato, violino
Ruta Tamutyte, violoncello
Alessandra Gelfini, pianoforte
con la partecipazione di Marco Ballerini, attore


domenica, 4 marzo ore 16:00 e ore 18:00

Sala Ferrini – Castello di Sasso Corbaro
DANSE
Trio Calicantus
Eleonora Rapone, organetto
Marleen Bergé, violoncello
Gianluca Fortino, chitarra e mandolino

domenica, 25 marzo ore 16:00 e ore 18:00
Sala Ferrini – Castello di Sasso Corbaro
FENESTA CA LUCIVE
Olga Angelillo, canto
con l’accompagnamento del chitarrista Marco Pisoni

Si apre domenica 11 febbraio con un pomeriggio dedicato ai più piccoli e alle loro famiglie, nella giornata di chiusura del Rabadan bellinzonese, la terza edizione di Aus der Welt, Festival di Musiche dal Mondo nei Castelli di Bellinzona. La rassegna si apre nella Sala dei Banchetti di Castegrande: CARTOONS! ideato dal Cécile Ensemble è uno spettacolo fresco e divertente che coniuga musica, immagini e parola ideato per bambini, ragazzi, genitori, nonni. Prevede l’esecuzione dal vivo di una serie di brani contenuti nelle colonne sonore di bellissime pellicole, molte delle quali tratte da film d’animazione di produzione Disney, che abbracciano la quasi intera storia del cinema e che vengono proiettati per frame su grande schermo. Momenti di divertente interazione con il pubblico, condotti dall’attore Marco Ballerini, riprendono alcuni momenti salienti dei film, evocando personaggi, scene e situazioni. Il secondo appuntamento, DANSE, in programma nella Sala Ferrini di Sasso Corbaro il 4 marzo, è proposto dal Trio Calicantus: organetto, violoncello, chitarra e mandolino, presenta opere che in gran parte si rifanno al tema della danza, come il famoso Golliwogg’s Cakewalk di Claude Debussy, i Vals venezolanos di Antonio Lauro o il classico argentino Libertango di Astor Piazzolla: fonti disparate tra repertorio classico e popolare, in una lettura particolare accostata anche alla composizione di opere originali. Il breve ma intenso ciclo di concerti si chiude il 25 marzo, sempre nel Castello di Sasso Corbaro: FENESTA CA LUCIVE rappresenta una preziosa goccia di suono, colore e melodia nell’oceano della Canzone napoletana, interpretata, dalle origini cameristiche all’approdo swing del genio di Renato Carosone, dal soprano Olga Angelillo, accompagnato alla chitarra dal M° Marco Pisoni, che di Aus der Welt è anche il direttore artistico.

AUS DER WELT 2018 raddoppia!
Ogni spettacolo viene proposto la domenica pomeriggio alle ore 16:00 e in replica alle ore 18:00. 
domenica 11 febbraio:
CHF 25.— intero / CHF 15.— ridotto (bambini fino alle elementari, carta studenti cantonale, AVS, Soci 753AB)
domenica 11 e 25 marzo:
CHF 15.— intero / CHF 10.— ridotto (AVS) / CHF 5.— ridotto (carta studenti cantonale, Soci 753AB) / gratuito per bambini fino alle elementari
biglietti: www.biglietteria.ch – Ufficio del Turismo – tel. 076 – 5967737